L’opinione del Presidente Mauro Mamoli
BONUS MOBILI e ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA
Questi sono, al momento, i dati statistici del post che, meno di 24 ore fa, è stato pubblicato sulla nostra pagina Federmobili.
Certo, poco se paragonato ad un post della Ferragni, di Fedez o J-Ax, ma tanto, veramente tanto, per noi.
Il rinnovo del Bonus Mobili e delle altre agevolazioni per la casa non era per nulla scontato, anzi. Per ottenere questo risultato si è reso necessario un lavoro congiunto – Federmobili, Federlegno e Confcommercio – fatto di incontri, spiegazioni, relazioni, risultati ottenuti negli anni precedenti, statistiche e tutto quanto fosse utile a far comprendere alla politica la bontà di un provvedimento che, se non confermato, avrebbe rischiato di “paralizzare” un settore e tutto l’indotto che lo circonda. Un grazie, dunque, a chi, nel Governo, ha compreso l’importanza delle agevolazioni fiscali legate alle abitazioni.
Molte volte i corpi intermedi – le Associazioni di Categoria, le Confederazioni, le Federazioni di Settore – sono stati messi dai governi (questo ed altri che lo hanno preceduto) in discussione, sono state sminuite nel loro valore e nella loro efficacia, si è più volte cercato di provarne l’utilità o inutilità. Ora anche i numeri di questo post ci dicono che il lavoro svolto e l’apprezzamento per il rinnovo del Bonus Mobili valgono gli sforzi che Federmobili – congiuntamente alle altre associazioni coinvolte – ha fatto per far sentire le ragioni di un intero settore. Le condivisioni e i “mi piace” coinvolgono addetti ai lavori, negozi di arredamento, professionisti ma, anche, privati cittadini che pensano di usufruire delle agevolazioni per fare i loro acquisti e rinnovare gli arredi di casa.
Credo che questo sia il ruolo dei corpi intermedi: fare da intermediari tra le ragioni e le volontà di chi fa parte del mondo produttivo e del lavoro del Paese e chi fa parte della politica.
Molte battaglie si vincono, tante si perdono altre rimangono inascoltate, ma sarebbero battaglie impossibili da portare avanti dai singoli senza rappresentanza.
Nulla è “scontato” o “automatico”: il rinnovo dei bonus, il blocco dell’aumento dell’Iva, i contratti di categoria, la salvaguardia di posti di lavoro, ecc. sono frutto di un grande lavoro di squadra per il quale vale la pena pagare una esigua quota associativa.