L’ECONOMIA CONTINUA A RALLENTARE, MA I CONSUMI “TENGONO” GRAZIE ALLE FAMIGLIE
Ad agosto e settembre Pil in calo dello 0,1%, mentre prosegue il processo di rientro dell’inflazione (+5,3% su base annua). L’ottavo mese dell’anno presenta consumi in calo dello 0,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Sangalli: “Serve un’operazione fiducia”.
Il rallentamento in atto maggior parte dei Paesi europei ha ormai coinvolto anche l’economia italiana, che aveva reagito meglio di altre ai danni causati dalla pandemia. Dopo un secondo trimestre 2023 negativo, infatti, anche le dinamiche dei mesi estivi sono state molto deboli: la stima che l’Ufficio Studi confederale affida all’ultimo numero di Congiuntura Confcommercio parla di una diminuzione dello 0,1% in termini congiunturali sia ad agosto che a settembre. Nel terzo trimestre si avrebbe dunque una crescita del Pil dello 0,1% rispetto al periodo aprile-giugno e dello 0,2% su base annua. Non sarebbe possibile, di conseguenza, raggiungere l’obiettivo di una crescita all’1% a fine anno e dunque è ora possibile stimare un +0,8% (era +1,2% nella previsione precedente), mentre anche per il 2026 c’è un taglio da +1% a +1,3%. Il 2023, ha spiegato il direttore dell’Ufficio Studi Mariano Bella, è “caratterizzato da fibrillazioni ereditate dalla fine del 2022. Nel 2024 si proseguirebbe con variazioni congiunturali trimestrali attorno a 0,3-0,4, il profilo attuale è ai limiti della recessione tecnica, ma niente di drammatico sotto il profilo sostanziale”. QUI l’articolo completo.
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