A partire dal 2020, addio allo sconto in fattura per ecobonus e sismabonus.
La Commissione Bilancio del Senato ha approvato l’emendamento proposto da Forza Italia, che prevede la cancellazione dello sconto in fattura, tanto contestato dalle piccole e medie imprese e da diverse Associazioni di categoria del nostro macrosettore: oltre a Federmobili, FederlegnoArredo, Federcomated, Angaisa, CNA Installazione Impianti e Confartigianato Termoidraulici, che coralmente ne hanno chiesto l’abrogazione.
Se la misura verrà confermata nel testo della legge di bilancio 2020 che dovrà essere approvato entro Natale, dal 1° gennaio 2020 non sarà quindi più possibile usufruire dello sconto immediato in fattura per i contribuenti che hanno eseguito lavori di riqualificazione energetica.
Sarà possibile avvalersi dello sconto in fattura solo per le spese sostenute per ecobonus e sismabonus entro il 31 dicembre 2019, e in questo caso la comunicazione all’Agenzia delle Entrate va fatta entro il 28 febbraio 2020.
Ricordiamo che lo sconto in fattura era stato introdotto dall’articolo 10 del decreto crescita, ampiamente contestato dalle piccole e medie imprese a causa del suo funzionamento: il fornitore che ha praticato lo sconto recupera il relativo importo sotto forma di credito d’imposta, in cinque quote annuali di pari importo. Un meccanismo che senza dubbio va a vantaggio dei grandi operatori e fornitori del settore, che hanno la forza economica per anticipare gli oneri finanziari senza andare incontro al fallimento nei cinque anni di attesa per vedersi restituire gli importi.
Oltre allo sconto in fattura, è stata cancellata anche la possibilità di cedere la detrazione IRPEF del 50% per gli interventi di risparmio energetico, ma solo per quanto riguarda l’installazione di impianti come pannelli solari e fotovoltaici. Per tutti gli altri lavori è invece ancora possibile ottenere la detrazione IRPEF tramite la cessione del credito ai fornitori che hanno effettuato gli interventi.