Anche Campania e Toscana diventano “rosse”
Sono diventate sette le Regioni sottoposte ai vincoli più stringenti. E con Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche sono salite a nove le regioni “arancioni”.
Anche la Campania e la Toscana sono diventate regioni rosse, di massima allerta per il Covid come Lombardia, Piemonte, Calabria, Val d’Aosta e Alto Adige. E con Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche che portano a nove le regioni arancioni (insieme ad Abruzzo, Basilicata, Liguria, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria) quasi tutta Italia è ormai chiusa o semichiusa. Il verdetto della cabina di regia sulla base dei dati dell’epidemia cambia ancora la geografia del ‘lockdown morbido’, ma inesorabile, che impedisce o rallenta mobilità, socialità e attività produttive nel tentativo di fermare il coronavirus. Restano gialle, per il momento, con un basso livello di allerta, solo Lazio, Veneto, Molise, Sardegna e Provincia di Trento. In base all’ultimo Decreto del presidente del Consiglio (Dpcm), il ministro alla Salute Roberto Speranza, dopo aver avvertito le Regioni interessate dai nuovi provvedimenti, ha firmato l’ordinanza in vigore dal 15 novembre.
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha dato l’ok alle ordinanze delle Regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna che prevedono misure più restrittive rispetto a quelle già previste. Obbligatorio l’uso della mascherina al di fuori dell’abitazione ad eccezione dei bambini o di chi fa attività sportiva intensa, consentita l’attività sportiva e motoria nei parchi ma solo in aree periferiche e nel rispetto di almeno due metri di distanza, consentito l’accesso a pubblici esercizi non più di una persona alla volta, vietati i mercati se non in caso di apposito piano che prevede perimetrazione, sorveglianza e varchi di accesso e fortemente raccomandato garantire quando possibile l’accesso agli esercizi commerciali nelle prime due di apertura agli over 65 anni. Spetterà ai sindaci fissare ulteriori specifiche limitazioni. Non è permesso passeggiare nelle strade e nelle piazze dei centri storici delle città e nelle aree affollate.