Confcommercio e Anci insieme per imprese e città
La rigenerazione urbana come leva del rilancio socio-economico delle città. Se ne è parlato a Roma in un convegno e in una tavola rotonda nella sede confederale. Il viceministro Garavaglia: “Dobbiamo dare forza e continuità al progetto”.
La rigenerazione urbana come leva del rilancio socio-economico delle città è la base su cui è costruita la collaborazione tra Confcommercio e Anci che insieme intendono mettere a frutto sinergie per coinvolgere gli attori locali, amministratori e imprese, nelle trasformazioni urbane per migliorare il benessere dei cittadini e rafforzare il tessuto imprenditoriale. Se ne è parlato in un convegno e in una tavola rotonda a Roma nella sede confederale che ha visto la partecipazione del viceministro dell’Economia e delle Finanze, Massimo Garavaglia.Dopo il saluto introduttivo del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli è intervenuto in collegamento da Bruxelles, il Vice Presidente del Parlamento europeo Fabio Massimo Castaldo.
“Il protocollo – ha detto Castaldo – è un esempio di partenariato pubblico e privato. Siamo in una fase due del progetto. Il tema è centrale non solo a livello locale ma anche a livello europeo”. “L’Europa – ha osservato Castaldo – ha un elevatissimo grado di urbanizzazione, il miglioramento della qualità della vita delle città è un obiettivo ma è un processo che richiede interventi coordinati. Con un attenzione speciale alla sostenibilità ambientale”. Secondo Castaldo, “è necessario aggiornare il quadro urbanistico nazionale. Si tratta di rafforzare la formazione e l’informazione”. Enzo Bianco, vicepresidente del Comitato delle Regioni e presidente del Consiglio nazionale Anci, ha sottolineato “la necessità di mettere ordine nei piani regolatori perché le città sono cresciute in modo disordinato e c’è bisogno di una regolamentazione”.
“Oggi c’è voglia di tornare nei centri storici e quindi bisogna riportare la qualità della vita nelle nostre città. Ci vuole collaborazione tra le amministrazioni comunali e il mondo produttivo”. Poi Bianco ha parlato della Carta d’Agrigento: “E’ una proposta per una nuova agenda europea per la cultura e, oltre che dai Comuni e dalle Regioni, può essere sottoscritta anche da associazioni e operatori di settore”.
“E colgo l’occasione – ha concluso Bianco – per invitare Confcommercio ad aderire alla Carta”. Dopo la presentazione dedicata al tema della rigenerazione urbana di Roberta Capuis, Responsabile Settore Urbanistica e Rigenerazione Urbana di Confcommercio, nella seconda parte della giornata si è tenuta la tavola rotonda “La collaborazione tra Amministrazioni comunali e attività economiche nei processi di rigenerazione urbana” con la partecipazione di Roberto Pella, Vice Presidente vicario Anci e Sindaco di Valdengo(BI), Cristiano Casa, Assessore alle Attività Produttive, Agricoltura, Commercio, Turismo, Sicurezza Urbana, Centro Storico, Relazioni Internazionali, Progetto UNESCO del Comune di Parma, Claudio Franchini, Direttore Ascom Parma Confcommercio-Imprese per l’Italia, Maurizio Mangialardi, Sindaco Senigallia e Coordinatore della Conferenza dei Presidenti Anci Regionali, Massimiliano Polacco, Direttore Confcommercio-Imprese per l’Italia Marche Centrali, Andrea Gnassi, Sindaco di Rimini e Delegato Anci al Turismo, Alberto Marchiori, Incaricato per le Politiche Ue di Confcommercio-Imprese per l’Italia, Antonella Galdi, Vice Segretario Generale Anci.
Garavaglia: “Dobbiamo dare continuità al progetto della rigenerazione urbana”
I lavori del convegno sono stati chiusi dal vicemeinistro dell’Economia e delle Finanze, Massimo Garavaglia. “Stiamo pensando ad una norma specifica sulla rigenerazione urbana. Dobbiamo rivedere le regole perchè devono essere aggiornate”. “I piani regolatori – ha detto il viceministro – nascono pensando all’espansione. Oggi si va verso il consumo di suolo zero e bisogna entrare nell’ottica del ricambio”. Parlando del Protocollo tra Confcommercio e Anci, Garavaglia ha detto che “va data stabilità al progetto: deve esserci continuità nell’azione e noi abbiamo finanziato i comuni soprattutto i più piccoli e abbiamo cominciato a semplificare il codice degli appalti”. Infine una battuta sulla questione fiscale: “La tassazione sugli immobili, porta ad un enorme deprezzamento e porta a distorsioni pazzesche. La Tasi è un doppione pessimo dell’Imu, dobbiamo mettere mano alla fiscalità locale”.