CONFCOMMERCIO: “IMPRESE PRONTE A RIAPRIRE IN SICUREZZA”
Con l’avvio della Fase 2, Confcommercio ha elaborato alcune linee guida per la riapertura delle imprese del commercio al dettaglio, della ristorazione, del turismo e dei servizi.
Con l’avvio della Fase 2, Confcommercio ha elaborato alcune linee guida per la riapertura delle imprese del commercio al dettaglio, della ristorazione, del turismo e dei servizi. La Confederazione, nel rispetto delle misure sanitarie richieste alle imprese in merito alla prevenzione sul lavoro del rischio di contagio e sulla base dei Protocolli d’intesa del 26 marzo, siglato con Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil, e del 24 aprile, sottoscritto con Cgil, Cisl, Uil e tutte le parti datoriali, ha predisposto un documento per consentire, da subito, la ripartenza in sicurezza dei settori di attività ancora sottoposti a chiusura.
Il documento, che affronta la questione riaperture in termini di filiera, evidenzia la necessità di una regia nazionale per la definizione delle regole di sicurezza che devono essere poche, certe e sostenibili dal punto di vista economico per le imprese. La capacità di autoregolarsi degli imprenditori, che è alla base delle linee guida, è già stata, peraltro, dimostrata con le attività che sono rimaste aperte in questi mesi, come la distribuzione alimentare che ha affrontato in sicurezza questo difficile periodo.
Tra le linee guida contenute nel documento: fornitura di dispositivi di protezione individuale e adozione di misure organizzative, come smart working o turni di lavoro, per ridurre al minimo le presenze e garantire il distanziamento tra lavoratori e rispetto a terzi (es. clienti, fornitori, ecc.); individuazione della procedura da seguire, rispondente alle disposizioni di igiene pubblica, in caso di sintomi da Coronavirus per lavoratori o terzi presenti nel luogo di lavoro; esposizione in azienda di tutte le informazioni, procedure e misure igienico-sanitarie e comportamentali per essere conosciute da lavoratori e terzi che accedono ai luoghi di lavoro. Altro criterio base, la presenza sul luogo di lavoro di adeguati sistemi per il lavaggio e la disinfezione delle mani e la distinzione tra pulizia e igienizzazione degli ambienti, affidata direttamente agli imprenditori, rispetto alla sanificazione prevista soltanto in specifici casi. Viene richiesto poi un intervento normativo che chiarisca una volta per tutte due aspetti specifici: che l’eventuale infezione di un lavoratore, con relativa copertura da parte dell’Inail, non comporti responsabilità per il datore di lavoro che dimostri di avere adottato ed attuato le misure di prevenzione dal contagio e che questa stessa procedura venga adottata anche per terzi che accedono ai luoghi di lavoro.
“Sarà infine necessario – conclude Confcommercio – fornire indicazioni certe e le relative strumentazioni ai medici di base per consentire loro di certificare il rientro al lavoro in totale sicurezza dei lavoratori che siano risultati assenti per malattia”.
ALLEGATI:
3 Comments
Mi aspettavo certezze da parte di Federmobili, riguardo:
obblighi per la prossima riapertura, obblighi per le consegna con propri dipendenti a privati, e nei confronti di lavoratori autonomi per montaggio di mobili a privati.
Grazie
Buonasera Guido,
il compito di una Federazione è quello di informare ed eventualmente “consigliare” comportamenti.
Le indicazioni e le direttive devono arrivare dagli enti preposti e non credo che un’associazione debba prevederne di propri vietando o concedendo con una propria discrezionalità.
Oltre a questo, dalle dichiarazioni del Ministro Boccia, sembra chiaro che ogni Regione avrà l’autonomia per stilare protocolli territoriali indipendentemente dalle direttive Nazionali. Ad esempio, oggi, la Regione Emilia Romagna ha fatto un proprio protocollo per la riapertura dei pubblici esercizi, la Regione Lombardia ha dichiarato che domani darà indicazioni sulle riaperture e le procedure, il Veneto sta facendo altrettanto, ecc.
Appena avremo direttive chiare cercheremo di capire se sarà possibile estrarre delle linee guida valide per tutti, oppure se questo tipo di lavoro non sarà possibile perché ogni territorio farà delle regole proprie.
Consigliamo, alla luce delle notizie attuali, di monitorare le ordinanze Regionali e seguire le notizie locali
Mauro Mamoli
Presidente Federmobili
Buonasera.
Accogliendo i clienti in esposizione, vorrei sapere, quante persone dello stesso nucleo famigliare, si possono ricevere in negozio.
Grazie