ENERGIA: È L’ORA DEL MERCATO LIBERO
Il primo gennaio 2021 è una data importante per le pmi italiane, visto che per rifornirsi di energia dovranno obbligatoriamente rivolgersi al mercato libero dell’elettricità, abbandonando – anche se c’è la possibilità di farlo per gradi – il cosiddetto servizio di maggior tutela. Ciò porterà a una maggiore competizione tra i fornitori e, di conseguenza, dovrebbe provocare un abbassamento dei prezzi a favore delle imprese.
Quadro normativo
La legge 4 agosto 2017, n. 124, “Legge annuale per il mercato e la concorrenza” ha stabilito, dal primo luglio 2019, la fine della tutela di prezzo fornita dall’Autorità per i settori dell’energia elettrica (per i clienti domestici e le piccole imprese connesse in bassa tensione) e del gas naturale (per i clienti domestici), individuando a tal fine un percorso a beneficio dei clienti finali di piccole dimensioni.
Tale scadenza è stata rinviata al primo luglio 2020 in seguito all’approvazione della Legge di conversione del decreto legge n.91/218 (c.d. Milleproroghe) – Legge 108 del 21 settembre 2018.
Il decreto legge n.162/2019 (c.d. Milleproroghe), convertito con la Legge 17 luglio 2020, n. 77, ha previsto un ulteriore rinvio della fine della tutela di prezzo al primo gennaio 2021 per le piccole imprese e al primo gennaio 2022 per le micro imprese e i clienti domestici.
Cos’è il mercato libero?
Mercato libero dell’energia elettrica e del gas significa che tutti gli utenti possono scegliere liberamente da quale venditore e a quali condizioni economiche comprare l’energia elettrica o il gas metano.
Fin quando un utente domestico non passa al libero mercato si dice che acquista luce e/o gas in regime di maggior tutela.
La differenza tra mercato libero e mercato tutelato risiede nel prezzo dell’energia.
- Il mercato tutelato prevede la definizione delle tariffe per l’energia elettrica e il gas da parte dell’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (Arera), uguali su tutto il territorio nazionale e aggiornate ogni tre mesi.
- Il mercato libero prevede, invece, che il prezzo sia deciso liberamente dal venditore e rispecchi il più possibile la legge della domanda e offerta, come già avviene per il settore delle telecomunicazioni.
Anche nel caso di offerte sul libero mercato, alcune componenti della bolletta rimangono regolate dall’Arera.
L’obiettivo della norma è quello di favorire la concorrenza in modo da garantire, nel lungo periodo, un abbassamento dei prezzi dell’energia elettrica e del gas.
La ratio adottata è di cercare di ripetere quanto già avvenuto nel settore delle Telecomunicazioni, dove a seguito della liberalizzazione le tariffe sono diminuite sensibilmente.
Come avviene il passaggio
A partire dal primo gennaio 2021, le piccole imprese che non avranno stipulato un contratto di fornitura elettrica sul libero mercato verranno servite nel regime di tutele graduali.
Si tratta di un servizio per garantire la continuità della fornitura e lasciare il tempo necessario a scegliere l’offerta sul mercato libero più adatta alle proprie esigenze.
Le micro imprese e le utenze domestiche continueranno a essere servite in maggior tutela fino al primo gennaio 2022.
A chi è rivolto
Il servizio a tutele graduali sarà inizialmente rivolto alle imprese titolari di punti di prelievo connessi in bassa tensione che rispondono alle caratteristiche di essere una piccola impresa in accordo alla definizione comunitaria (avere tra 10 e 50 dipendenti e un fatturato annuo tra i 2 ed i 10 milioni di euro) o che abbiano almeno un punto di prelievo con potenza contrattualmente impegnata superiore a 15kW, laddove non abbiano sottoscritto un’offerta del mercato libero.
In questo caso passeranno automaticamente e temporaneamente, senza interruzioni della fornitura, nel servizio a tutele graduali.
Come funziona
Il servizio a tutele graduali prevede due fasi una prima fase transitoria e una seconda fase a regime.
Prima fase transitoria dal primo gennaio 2021
Nel periodo transitorio che va dal primo gennaio 2021 al 30 giugno 2021, l’utenza sarà assegnata temporaneamente al fornitore della maggiore tutela che già serve il cliente, con condizioni contrattuali coincidenti con quelle delle offerte PLACET già esistenti.
Gli esercenti la maggior tutela contatteranno i clienti non domestici titolari di punti di prelievo connessi in bassa tensione con potenza inferiore o uguale ai 15 kW per richiedere un’autocertificazione che attesti il possesso dei requisiti dimensionali della microimpresa.
Tale autocertificazione sarà comunque richiesta ad ogni nuova attivazione del servizio di maggior tutela per utenze non domestiche connesse in bassa tensione.
In ogni caso, se l’impresa non dovesse possedere i criteri dimensionali passerà automaticamente al servizio di tutele graduali.
Nel caso in cui il titolare dell’utenza non autocertifichi di possedere i criteri dimensionali, questo continuerà ad essere servito nel servizio di maggior tutela, ma sarà sottoposto a controlli da parte dell’autorità competente, che qualora rilevassero la mancanza dei requisiti effettueranno il passaggio dell’utenza nel servizio a tutele graduali.
Seconda fase a regime dal primo luglio 2021
Dopo il primo luglio 2021, invece, ci sarà un’assegnazione a regime e il servizio a tutele graduali sarà erogato dagli esercenti selezionati attraverso specifiche procedure concorsuali, ripetute dopo tre anni, a livello di aree territoriali, con le condizioni contrattuali delle offerte PLACET.
In ogni caso, le piccole imprese riceveranno un’informativa dettagliata, da parte del proprio operatore, al momento dell’attivazione del servizio di tutele graduali a regime.
Saranno applicate le condizioni stabilite dall’Autorità riguardo a modalità e tempistiche di fatturazione, contenuto dei documenti di fatturazione, garanzie da richiedere al cliente, tempistiche e modalità di pagamento, modalità di rateizzazione e di applicazione degli interessi di mora in caso di mancato pagamento da parte del cliente finale, ecc.
Tale comunicazione dovrà avvenire entro dieci giorni lavorativi dalla comunicazione del Sistema Informativo Integrato (SII) dei dati sui punti che ciascun esercente selezionato dovrà servire dal 1° luglio 2021 o, nel caso di nuove attivazioni del servizio, entro sette giorni lavorativi dal ricevimento della comunicazione del SII.
Definizioni
Il decreto legge n. 162/2019 prevede l’utilizzo delle definizioni europee per la distinzione delle piccole e micro imprese e delle conseguenti scadenze per la fine del mercato tutelato:
- microimpresa: un’impresa che occupa meno di 10 persone e realizza un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro;
- piccola impresa: un’impresa che occupa meno di 50 persone e realizza un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro.
Le altre parole chiave sono:
- potenza contrattualmente impegnata: è il livello stabilito dall’Arera a 15 Kw quale criterio aggiuntivo per la distinzione tra piccole e micro imprese;
- autocertificazione: è il documento che i fornitori invieranno ai propri clienti con potenza contrattualmente impegnata entro i 15 Kw per richiedere il possesso dei requisiti dimensionali e di fatturato per poter essere considerati micro imprese;
- servizio a tutele graduali: è il servizio provvisorio per le piccole imprese che nel nuovo anno non avranno ancora scelto un venditore del mercato libero.
Qual è l’opinione di Confcommercio
“Riteniamo che la liberalizzazione dei mercati sia un obiettivo condivisibile che debba essere sostenuto e perseguito con forza e determinazione. È solo, infatti, dal libero e consapevole confronto fra domanda e offerta che possono essere determinati prezzi finali vantaggiosi e competitivi per tutte le parti coinvolte.
È opportuno, tuttavia, che tale passaggio avvenga attraverso un coinvolgimento attivo dei consumatori, affinché essi non si trovino a recepirlo passivamente.
In quest’ottica si è mossa Confcommercio che ha supportato l’Autorità nella definizione del Portale Offerte, uno strumento necessario alla trasparenza e alla consapevolezza nel mercato energetico”.
Cos’è il Portale Offerte?
Per favorire il passaggio al mercato della concorrenza, l’Autorità ha promosso la creazione di un sito pubblico: il Portale Offerte, dove clienti domestici, famiglie e piccole imprese possono confrontare e scegliere in modo immediato, chiaro e gratuito le offerte di elettricità e gas naturale.
Il Portale mette a disposizione un motore di ricerca di semplice utilizzo e fornisce informazioni su funzionamento ed evoluzioni attese dei mercati dell’energia elettrica e del gas naturale.
Attraverso l’inserimento di alcuni dati relativi alla propria fornitura, tutti contenuti nella bolletta, è possibile comparare le offerte attualmente disponibili.
È bene sottolineare come si tratti di un’iniziativa realizzata e gestita da Acquirente Unico, sulla base delle disposizioni dell’Autorità, in attuazione della legge 124/2017, e pertanto non finalizzata a promuovere determinate tariffe, ma a favorire la mobilità dei clienti sul mercato dell’energia. Le varie offerte sono soggette a verifiche da parte di Acquirente Unico e sono presentate attraverso il medesimo prospetto di comparabilità per facilitare il confronto.
Bisogna ricordare che le offerte sul libero mercato possono già essere contrattualizzate; a tal fine è bene controllare preventivamente in bolletta se si è ancora forniti in maggiore tutela o si ha già un contratto sul mercato libero.
Il commento del presidente NE Nomisma Energia, Davide Tabarelli
Qual è la posizione dei fornitori di energia a riguardo
Dolomiti Energia Spa, fornitore di energia con cui Confcommercio ha una convenzione nazionale, vede con favore il percorso di apertura disegnato dal legislatore che dovrebbe portare alla cessazione del servizio a tariffe amministrate della maggior tutela, ritenendo nel contempo importante che per approdare a questo arrivino rispettivamente il decreto MISE che dovrà stabilire le giuste linee guida per il passaggio consapevole al mercato libero e l’istituzione dell’albo venditori accreditati.
Quest’ultimo punto è fondamentale considerando l’attuale “giungla” di operatori di mercato libero e la forte pressione che quotidianamente viene esercitata verso il cliente finale per sottoscrivere contratti di mercato libero, spesso con modalità che peccano in chiarezza e trasparenza, con il rischio per lo stesso di sottoscrivere condizioni che in fondo non gli sono completamente chiare: l’istituzione dell’albo in questo senso farà da valido supporto per questa scelta.
Per quanto riguarda nello specifico il disegno delle “tutele graduali” sposiamo in pieno i principi di attuazione di questa gradualità:
- cominciare con un numero ristretto di imprese potenzialmente più “consapevoli”;
- prevedere un periodo iniziale di sostanziale continuità tariffaria;
- di fornitore, per poi assegnare la fornitura all’operatore vincitore dell’asta a condizioni non note a priori, seppur sia previsto un tetto al parametro che ciascun operatore potrà offrire in asta.
Mettendosi dalla parte del cliente potrebbe essere opportuno in tal senso esercitare la propria scelta di mercato libero prima dello svolgimento/aggiudicazione delle aste, per poter valutare con maggior consapevolezza le condizioni che andrà a sottoscrivere, senza esporsi agli esiti delle aste e poter entrare a pieno in quel mercato libero che costituisce comunque l’approdo finale. In tal senso un fattore chiave del percorso che comincia dal 1 gennaio sarà quello di garantire la massima informazione alla piccola impresa che si avvicina al fine tutela, affinchè sia pienamente consapevole del percorso che va ad intraprendere a partire da tale data, potendo tra le altre scelte aderire da subito al libero mercato, ante 1 luglio insomma. In questa ottica riteniamo che anche il ruolo delle associazioni di categoria diventi essenziale.
L’esperienza che si trarrà da questo percorso limitato ad un numero ristretto di imprese sarà fondamentale per il successivo disegno di un servizio di tutele graduali per la platea numericamente più significativa e meno “consapevole” costituita dalle microimprese e clienti domestici.
L’attesa per la partenza del nuovo servizio è molto alta, Dolomiti si farà trovare ai blocchi di partenza per cogliere le opportunità che si potranno creare grazie a questo disegno, con l’occasione ad esempio di poter scegliere una o più aree di mercato sulle quali puntare perché riterrà strategico un aumento della propria presenza a supporto di attività già insistenti su quel territorio (energy point fisici, rete vendita già attiva), in quell’ottica di crescita “sostenibile” e non a tutti i costi che è la mission della società.
Ad acquisizioni avvenute sarà altresì fondamentale per i fornitori vincitori poter mettere a disposizione del nuovo cliente un servizio post vendita puntuale ed efficace unito ad una fatturazione trasparente che possa accogliere i favori di un cliente che, in fondo, quel fornitore non l’ha scelto. Un servizio puntuale e ineccepibile (su un segmento forse più sensibile a questo aspetto che al prezzo di per sé) diventa nel contempo la chiave per il fornitore per garantire la continuità delle fornitura nel tempo, obiettivo, scontato, di ognuno.
Campagne informative
Ildecreto ministeriale dello sviluppo economico pubblicato il 31 dicembre 2020 “Modalità e criteri per un ingresso consapevole dei clienti finali nel mercato, tenendo altresì conto della necessità di garantire la concorrenza e la pluralità di fornitori e di offerte nel libero mercato” ha previsto che, al fine di favorire l’ingresso consapevole dei clienti nel mercato libero dell’energia elettrica e del gas vengano avviate campagne informative rivolte a tutte le tipologie di clienti (piccole imprese, microimprese e clienti domestici) per aumentare il grado di conoscenza delle opportunità presenti sul mercato, dei propri diritti e degli strumenti per la loro tutela.
In particolare, attraverso le campagne dell’ARERA si intende rafforzare la trasparenza informativa sulle condizioni di fornitura e semplificare le procedure di accesso agli strumenti utili a tutelare gli interessi dei consumatori, anche con il supporto di Acquirente Unico, mentre per poter cogliere i benefici della transizione energetica anche attraverso le forme di autoconsumo ed efficienza energetica, GSE ed ENEA promuovono campagne di comunicazione sui possibili assetti di autoproduzione, che rafforzano il ruolo attivo dei clienti nel mercato.
Il decreto contiene anche le indicazioni per assicurare la continuità del servizio di erogazione di energia elettrica alle piccole imprese che non dovessero scegliere un fornitore sul mercato libero e garantire al contempo la più ampia concorrenza e la pluralità di fornitori e di offerte nel libero mercato.
Come già proposto dall’ARERA, si sancisce che l’individuazione dei fornitori del servizio a tutele graduali avvenga sulla base di procedure concorsuali svolte da Acquirente Unico, riferite ad aree territoriali omogenee dal punto di vista del rischio legato alla morosità e delle dimensioni. Viene inoltre messo un tetto massimo alle aree aggiudicabili, pari al 35% del volume assegnabile, per evitare il crearsi di posizioni di mercato dominanti.
Tali procedure concorsuali saranno rinnovate ogni tre anni.
Per partecipare alle procedure concorsuali gli operatori devono prestare delle garanzie per tutelare il sistema in caso di inadempimenti.
Si prevede, inoltre, di adottare specifici meccanismi incentivanti di reintegrazione degli oneri non recuperabili connessi alla morosità di clienti finali, i cui costi sono a carico degli aventi diritto al servizio a tutele graduali destinato alle piccole imprese e non gravano sui clienti domestici.