Legge di Bilancio – Le principali disposizioni di interesse per il settore
Riportiamo, grazie al lavoro di sintesi redatto da confcommercio, un elenco delle principali disposizioni di interesse per il Sistema.
La legge di Bilancio è entrata in vigore il 1° gennaio – legge 30 dicembre 2018, n. 145 recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021” (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 302 – Suppl. ord. n. 62 del 31 dicembre 2018).
FISCO
Eliminati gli aumenti dell’IVA previsti nel 2019
Il Governo, in linea con le richieste della Confederazione, ha eliminato gli aumenti dell’IVA previsti nel 2019 (12,4 miliardi di euro). Di conseguenza:
›› l’aliquota ridotta IVA viene confermata al 10% (in luogo del previsto 11,5%);
›› l’aliquota ordinaria IVA viene confermata al 22% (in luogo del previsto 24,2%).
IVA 2020-2021
Per gli anni successivi, il Governo, dovendo alleggerire i saldi di finanza pubblica ad esito del negoziato sull’entità economica della manovra condotto con l’Unione Europea, ha rimodulato le clausole di salvaguardia. Si prevede, in particolare:
›› per il 2020, l’incremento di 3 punti percentuali dell’aliquota IVA del 10% (che, quindi, salirebbe al 13%) e l’incremento di 3,2 punti percentuali dell’aliquota IVA del 22% (che, quindi, verrebbe elevata al 25,2%). Tale aumento produrrebbe maggiori imposte per circa 23 miliardi di euro;
›› dal 2021, un ulteriore incremento di 1,3 punti percentuali dell’aliquota IVA del 22% (che, quindi, verrebbe elevata dal 25,2% al 26,5%). Tale aumento, sommato all’incremento del 2020, produrrebbe maggiori imposte per oltre 28 miliardi di euro.
Sarà necessario, pertanto, dare impulso alla crescita e mettere in campo una seria politica di revisione e contenimento della spesa pubblica improduttiva, nonché adeguati interventi di contrasto all’evasione fiscale per scongiurare gli aumenti delle aliquote IVA previsti per i prossimi anni.
Prorogate le agevolazioni fiscali per il risparmio energetico, le ristrutturazioni edilizie ed il “bonus mobili”
Il Governo, accogliendo la richieste della Confederazione, ha prorogato per un ulteriore anno, e quindi anche per il 2019, le agevolazioni fiscali relative agli interventi di ristrutturazione edilizia, compreso il “bonus mobili”, e di riqualificazione energetica, nelle medesime misure del 50% e del 65% previste per il 2018.
Ridotta l’IRES sugli utili reinvestiti dal 24% al 15%
Le società di capitali che pagano l’IRES (l’imposta sul reddito delle società) vedranno ridotta l’aliquota dal 24% al 15% sugli utili reinvestiti nella ricerca e nello sviluppo, nell’acquisto di macchinari e nelle nuove assunzioni.
Con tale misura, quindi, le imprese più grandi e strutturate [società per azioni (s.p.a.) e società a responsabilità limitata (s.r.l.)] saranno incentivate ad effettuare investimenti ed assunzioni stabili. Resta, comunque, l’esigenza, ai fini dell’impulso all’occupazione, di interventi specifici in materia di riduzione del cuneo fiscale sul costo del lavoro.
Introdotta la “cedolare secca” sulle locazioni di immobili ad uso commerciale
Sui nuovi contratti di affitto di negozi e botteghe con una superficie non superiore a 600 mq, stipulati nel 2019, viene introdotta la “cedolare secca”, nella misura del 21%. La misura può rappresentare un primo tassello per cercare di risolvere l’annoso problema della desertificazione commerciale dei centri urbani e, in particolar modo, dei centri storici. L’auspicio è, infatti, che con la cedolare secca si inneschi un meccanismo virtuoso che porti proprietari che usufruiscono della agevolazione a ridurre i canoni di locazione degli immobili ad uso commerciale.
La temporaneità della misura (prevista per il solo 2019) consentirà di verificarne gli effetti sul mercato e la individuazione di eventuali interventi che permettano di ridurre i canoni.
Semplificata la fatturazione elettronica ed attenuato il sistema sanzionatorio
In vista dell’entrata in vigore (1° gennaio 2019) dell’obbligo della fatturazione elettronica tra soggetti privati, è stato semplificato il processo di fatturazione elettronica (emissione delle fatture; annotazione delle fatture emesse; registrazione delle fatture di acquisto; detrazione dell’IVA).
Quanto al sistema sanzionatorio, per il primo semestre del periodo di imposta (e quindi fino al 30 giugno 2019) non verranno applicate le sanzioni qualora la fattura elettronica sia emessa oltre il termine di legge ma, comunque, nei termini per far concorrere l’imposta alla liquidazione di periodo (mensile o trimestrale). Le sanzioni sono invece contestabili, ma ridotte dell’80%, quando la fattura, emessa tardivamente, partecipa alla liquidazione periodica del mese o trimestre successivo.
Per i soli contribuenti che effettuano la liquidazione periodica Iva con cadenza mensile, la riduzione dell’80% si applica fino al 30 settembre 2019. del Registratore di cassa già in uso.
TRASMISSIONE TELEMATICA DEI CORRISPETTIVI
L’obbligo scatta dal 1° luglio 2019 per i soggetti con volume di affari IVA superiore a 400.000 euro e dal 1° gennaio 2020 per i soggetti con volume i affari IVA al di sotto della suddetta soglia. Per gli anni 2019 e 2020 si ha diritto, entro massimali stabiliti, ad un credito di imposta per ciascun apparecchio di:
›› 250 euro per l’acquisto di un Registratore Telematico nuovo;
›› 50 euro per l’adeguamento del Registratore di cassa già in uso.
Raddoppiata la percentuale di deducibilità dell’IMU sugli immobili strumentali
La Confederazione, da diverso tempo, ha evidenziato che l’IMU – gravando sugli immobili strumentali allo svolgimento dell’attività economica – appresenta un costo inerente alla realizzazione del reddito d’impresa e di lavoro autonomo di cui, pertanto, dovrebbe essere riconosciuta la totale deducibilità. Con la legge di bilancio il Governo ha fatto un passo importante in questa direzione, raddoppiando la percentuale di deducibilità, che, pertanto, passa dal 20% al 40%.
TRIBUTI LOCALI
Non è stato previsto il blocco degli aumenti delle tariffe e delle aliquote dei tributi locali. In pratica, Comuni, Province e Città metropolitane potranno deliberare, per l’anno 2019, nuove tariffe e nuove aliquote dei tributi di propria competenza.
SVILUPPO ED INNOVAZIONE
Rifinanziata la “Nuova Sabatini”
Il rifinanziamento della cosiddetta “Nuova Sabatini” è una misura che supporta le imprese nel rinnovo di macchinari ed attrezzature, compresi i cosiddetti investimenti in beni strumentali Impresa 4.0. Tale strumento agevolativo ha registrato in questi anni una buona performance di utilizzo in tutti i settori produttivi. Dai dati forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico al 30 settembre 2018, il Trasporto/Magazzinaggio ed il commercio risultano rispettivamente secondi e terzi in termini di utilizzo.
Con i nuovi stanziamenti – 48 milioni per il 2019; 96 milioni per ciascuno degli anni dal 2020 al 2023; 48 milioni per il 2024 – le imprese potranno continuare ad utilizzare le agevolazioni fino al 2024.
Introdotto il Voucher per le consulenze nella digitalizzazione delle PMI
Viene introdotto un finanziamento a fondo perduto per le PMI, sotto forma di voucher, per consulenze specialistiche finalizzate a sostenere i processi di trasformazione tecnologica e l’ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi d’impresa.
La misura rappresenta una grande opportunità per l’innovazione delle piccole e medie imprese del settore terziario e sarà erogata in regime di de minimis. Inoltre, i voucher potranno essere un’importante occasione per offrire nuovi servizi alle imprese.
Prorogato l’incentivo per l’occupazione nelle regioni del Mezzogiorno
Viene prorogato, per gli anni 2019 e 2020, l’incentivo per l’occupazione nelle regioni del Mezzogiorno, che consente – attraverso l’intervento dell’ANPAL – l’utilizzo dei fondi del PON, del POR e dei programmi operativi complementari, per l’assunzione a tempo indeterminato di soggetti fino a 35 anni di età, od anche con più di 35 anni se privi di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi.
Si tratta di una misura già sperimentata, che ha dato risultati positivi (secondo i dati ANPAL, a settembre 2018, l’ammontare complessivo delle risorse utilizzate è stato pari a 348,1 milioni di euro, su circa 500 milioni stanziati) e che consente di sostenere le imprese delle regioni meridionali, attraverso una riduzione del costo del lavoro.
CREDITO
Rifinanziato il Fondo Centrale di Garanzia
Viene rifinanziato il Fondo Centrale di Garanzia per le piccole e medie imprese, per un importo di 735 milioni di euro per l’anno 2018. L’attuazione della Riforma del Fondo – già avviata con il Decreto che prevede il riequilibrio delle attività di garanzia diretta e di controgaranzia – consentirebbe, inoltre, un miglioramento sul fronte dell’efficienza nell’utilizzo delle risorse pubbliche destinate a tale strumento.
Rafforzato il sostegno alle PMI attraverso i Confidi
La norma, fortemente sostenuta dalla Confederazione, è finalizzata a favorire l’accesso al credito delle micro e piccole imprese attraverso i Confidi.
In particolare, viene completata l’azione di sostegno prevista dalla Legge di stabilità 2014 che prevede misure volte a favorire il rafforzamento dei fondi di garanzia dei Confidi. In base alle stime effettuate, risulta che la dotazione complessiva stanziata da tale legge, pari a complessivi 225 milioni di euro e la cui assegnazione è in fase di completamento, risulterà parzialmente non distribuita (si stima oltre 40 milioni di euro), soprattutto a causa dell’uscita dal mercato negli anni 2016-2017 di alcuni Confidi di grandi dimensioni.
In relazione a ciò, la nuova disposizione stabilisce che il Ministero dello Sviluppo Economico proceda, entro il 30 giugno 2019, ad accertare la presenza di risorse residue rispetto allo stanziamento iniziale e, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, definisca criteri e modalità di concessione di tali risorse ai Confidi che realizzino operazioni di aggregazione, processi di digitalizzazione o percorsi di efficientamento gestionale. Le risorse dovranno essere distribuite ai Confidi al più tardi entro il 2021.
Aumentato il limite all’utilizzo del denaro contante per i cittadini stranieri da 10.000 euro a 15.000 euro
Sono state modificate le disposizioni sulla tracciabilità dei pagamenti per acquisti di beni e servizi relativi al commercio al minuto, alle prestazioni alberghiere, alla somministrazione di alimenti e bevande ed alle agenzie di viaggio e turismo, effettuati da parte di cittadini stranieri non residenti.
In particolare, è stato elevato, da 10.000 euro a 15.000 euro, l’importo massimo dei pagamenti in contanti effettuabili per l’acquisto di beni al dettaglio e di prestazioni di servizi legati al turismo, da parte di soggetti non residenti in Italia, estendendo la disposizione anche ai cittadini dell’Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo, che non erano ricompresi nella norma.
FORMAZIONE
Prorogato il credito d’imposta “Formazione 4.0”
E’ stato prorogato per l’anno 2019 il credito d’imposta “Formazione 4.0”, con l’introduzione di una gradualità del credito per le spese sostenute per la formazione a seconda della dimensione aziendale.
In particolare, è stato portato al 50% per le piccole imprese; confermato al 40% per le medie imprese; ridotto al 30% per le grandi imprese. Tale misura ha dato buoni risultati nel corso del 2018, soprattutto nell’ambito delle grandi imprese. L’introduzione della diversa modulazione del credito d’imposta potrebbe contribuire ad un maggiore utilizzo dello strumento nelle piccole imprese, agevolando anche la diffusione del ricorso alla formazione continua.
WELFARE
Riforma delle tariffe INAIL
Tra le misure più importanti per i datori di lavoro è stata prevista, a partire dal 1° gennaio 2019, la copertura necessaria per l’attuazione della riforma dei premi INAIL, che comporta una riduzione strutturale delle tariffe pari a circa 1,8 miliardi di euro complessivi ed un taglio medio di quelle pagate nello specifico dalla Gestione del Terziario del 46% su base annua.
Inoltre, per consentire l’applicazione piena della Riforma della tariffa dei premi INAIL, viene previsto lo slittamento del termine per gli adempimenti relativi all’autoliquidazione, che passa dal 16 febbraio 2019 al 16 maggio 2019. Indennizzi per le attività commerciali in crisi Di grande rilievo è il ripristino – a partire dal 1° gennaio 2019 e, soprattutto, in via strutturale – dello strumento degli indennizzi per le attività commerciali in crisi, di cui al d.lgs. 207/96 e secondo le medesime condizioni dallo stesso previste.
Si tratta di una importante misura, che consentirà ai soggetti costretti a chiudere anticipatamente la propria attività di usufruire, comunque, di una indennità economica in grado di accompagnarli fino al momento della maturazione della pensione.