Linee di indirizzo per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha approvato un documento contenente le linee di indirizzo per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative.
Esse riguardano, in particolare, la ristorazione, le attività turistiche (balneazione), le strutture ricettive, i servizi alla persona (parrucchieri ed estetisti), il commercio al dettaglio, il commercio al dettaglio su aree pubbliche (mercati, fiere e mercatini degli hobbisti), gli uffici aperti al pubblico, le piscine, le palestre, la manutenzione del verde, i musei, gli archivi e le biblioteche.
Ogni scheda contiene – si annota in premessa – “le diverse misure di prevenzione e contenimento riconosciute a livello scientifico per contrastare la diffusione del contagio, tra le quali: norme comportamentali, distanziamento sociale e contact tracing”.
Viene poi espressamente previsto che le misure contenute nelle schede possano essere rimodulate, anche in senso più restrittivo, in relazione all’evoluzione dello scenario epidemiologico e che il documento potrà essere integrato con le schede relative a ulteriori settori di attività.
Si annota ancora che le indicazioni riportate nelle varie schede si pongono “in continuità con le indicazioni di livello nazionale, in particolare con il protocollo condiviso tra le parti sociali approvato dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 26 aprile 2020, nonché con i criteri guida generali di cui ai documenti tecnici prodotti da INAIL e Istituto Superiore di Sanità con il principale obiettivo di ridurre il rischio di contagio per i singoli e la collettività in tutti i settori produttivi ed economici”.
Nel rimandare alla lettura dell’allegato, si fa riserva di tornare sull’argomento anche in considerazione degli annunciati provvedimenti del Governo in materia (decreto legge e DPCM).
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