PROCEDURE DI SANIFICAZIONE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO
Riportiamo le indicazioni utili per la sanificazione del negozio e degli ambienti di lavoro predisposte di Confcommercio
Come si sanifica un negozio?
La pulizia normale di un ambiente di lavoro viene di solito effettuata attraverso prodotti detergenti, prevedendo la rimozione dello sporco visibile ed evidente (come polvere, grasso o altro materiale organico).
Che differenza c’è tra pulizia e sanificazione?
La pulizia viene fatta con acqua e sapone o comuni detergenti.
La sanificazione è un intervento che elimina batteri e agenti contaminanti ed è il passo successivo alla pulizia. La sanificazione deve essere fatta come da indicazioni contenute nella circolare del Ministero della Salute del 22 febbraio 2020 e che individua le misure di igiene da prendere nei locali dove siano state presenti persone contagiate da Covid-19.
Quali prodotti devono essere utilizzati per sanificare un ambiente di lavoro?
Per la sanificazione il Ministero raccomanda l’uso dell’ipoclorito di sodio diluito al 1%, ossia la comune candeggina.
In alternativa, per le superfici che possono essere danneggiate dalla candeggina, viene suggerito l’utilizzo dell’etanolo, il comune alcol etilico con una concentrazione al 70%.
Possono essere utilizzati altri prodotti disinfettanti ad attività virucida?
Vanno sanificate con particolare attenzione le superfici toccate più di frequente (come porte, maniglie, tavoli, banconi, finestre, servizi igienici, carrelli della spesa, bancomat, ecc.).
La biancheria come lenzuola, tovaglie o altri materiali di tessuto deve essere sottoposta ad un lavaggio con sapone ed acqua calda a 90° gradi. Se ciò non è possibile a causa delle caratteristiche del tessuto, va aggiunta al lavaggio candeggina o altri prodotti a base di ipoclorito di sodio.
Posso fare io la sanificazione dei miei locali?
Tali procedure possono essere eseguite dal normale personale che si occupa della pulizia. Non è necessario chiedere interventi di terzi per la pulizia e la sanificazione.
Per la disinfestazione di un ambiente in cui sia stato un cliente/ospite con il Covid-19 basta eseguire le operazioni di pulizia e sanificazione come sopra descritte.
Cosa significa “sanificazione periodica”?
Per pulizie quotidiane/sanificazione si intende il complesso di procedimenti ed operazioni atti a rendere salubre un determinato ambiente mediante le attività di pulizia, di detergenza e/o la successiva disinfezione. Riferimento UNI 10585 : 1993.
Il Rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità “Indicazioni ad interim per la prevenzione e gestione degli ambienti indoor in relazione alla trasmissione dell’infezione da virus SARS-CoV-2 (23 marzo 2020)” indica che la pulizia/sanificazione e disinfezione possono essere svolte separatamente o essere condotte con un unico processo utilizzando prodotti che hanno duplice azione. È importante rimuovere lo sporco o i residui di sporco che possono contribuire a rendere inefficace l’intero processo.
Nello stesso Rapporto viene indicato che nel caso in cui vi sia stata la presenza di casi sospetti di persona con Covid-19, è necessario procedere alla sanificazione dell’ambiente, intesa come attività che riguarda il complesso di procedure e operazioni atte a rendere salubre un determinato ambiente mediante interventi di detergenza e successiva disinfezione. La sanificazione della stanza/area deve essere eseguita secondo le disposizioni della circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute (in allegato), ovvero: pulizia con acqua e sapone e successivamente con una soluzione di ipoclorito di sodio diluita allo 0,1% o con alcol etilico al 70% per superfici che possono essere danneggiate dall’ipoclorito di sodio.
Pertanto allo stato gli unici parametri certi ed ufficiali in ordine alla sanificazione rimangono quelli contenuti nella circolare sopra richiamata, e dove si parla di “sanificazione periodica” (la cui periodicità è rimessa alla valutazione del ddl).
Quali regole di igiene devo seguire nel mio negozio aperto?
Per quali misure seguire negli ambienti di lavoro, va fatto riferimento al Protocollo del 14 marzo sottoscritto dalle Parti Sociali (in allegato), che tratta diversi aspetti tra i quali modalità di ingresso (controllo temperatura corporea, accesso soggetti esterni ecc.) pulizia e sanificazione giornaliera, precauzioni igieniche personali, dispositivi di protezione individuale (guanti, mascherine, tute, cuffie, camici, liquidi detergenti).
Devono essere date informazioni a tutti coloro che hanno accesso sulle disposizioni delle Autorità (es. mantenimento distanze di sicurezza, regole di igiene delle mani, misure di prevenzione igienico sanitarie) anche attraverso depliants affissi all’ingresso o nei luoghi maggiormente visibili.
2 Comments
Si fa riferimento ad una circolare del circolare del Ministero della Salute del 22 febbraio 2020 quando ancora si diceva che le mascherine non servivano a nulla, Succeissiva a queto data non avete ricevuto alcun aggiornamento?
Sarebbe indispensabile dal momento che le conoscenze alla data odierna sono ben diverse.
Grazie per un vostro riscontro.
Buonasera Riccardo,
il documento che riporta il riferimento alla Circolare del Ministero della Salute è stato redatto dai Ministeri che sono nominati nel protocollo. Quest’ultimo è stato concordato e sottoscritto dalle parti sociali.
Se i Ministeri fanno riferimento a quella Circolare ci auguriamo che abbiano provveduto ad aggiornarla.
Mauro Mamoli
Presidente Federmobili