UNA PRIMA RISPOSTA ALLA MANODOPERA CHE NON SI TROVA
Procede la nostra proposta di un corso per montatori di mobili. La stampa locale ne dà ampio risalto.
É l’inizio di un percorso che può diventare importante per tutte le associazioni territoriali.
Prealpina – Sabato 9 dicembre 2023.
di Luca Testoni
CAVARIA – «Mio padre Tarcisio, fondatore di Arredamenti Calzavara, il nostro storico negozio di Cavaria, quando viveva ancora a Cittadella, in provincia di Padova, a 14 anni era già falegname e iniziava a lavorare. Ora, invece, è cambiato tutto», mugugna Stefano Calzavara.
Il presidente nazionale (e varesino) di Federmobili, la federazione nazionale che raccoglie i 17mila negozi di arredamento in Italia legati a Confcommercio, non lo dice, ma si capisce benissimo che il cambiamento a cui fa riferimento non è in meglio.
Non c’è ricambio «Non esagero ma nel nostro settore c’è un problema. Un problema che è sulla bocca la stragrande maggioranza dei miei colleghi e riguarda la mancanza di personale specializzato. Mi spiego, noi vendiamo mobili ma poi li dobbiamo montare, giusto? Ecco, un terzo di tutti i negozi di arredamento nel nostro Paese non ha più personale all’interno della propria azienda che sappia fare queste cose.
Chi hai suoi montatori se li tiene ben stretti. Ma quando se ne vanno in pensione, manca il ricambio generazionale. Ed è così in tutta la filiera», conferma Calzavara. «Fare il montatore potrà anche essere un lavoro faticoso ma dà le sue soddisfazioni: si entra nelle case dei clienti, spesso si va in giro e la paga non è poi così male. Un montatore ha come stipendio di partenza 1300 euro Quando parlano di reddito minimo mi viene da ridere…». In mancanza di alternative, i negozi di arredamento sono costretti ad assoldare personale esterno.
Lavori di serie B
Una soluzione d’emergenza, questa, che si vorrebbe evitare: «Infatti, è un servizio che si paga profumatamente e questo incide sia sui nostri costi sia sui margini di guadagno». Calzavara dice che bisogna smetterla di dire che «quelli manuali sono lavori di Serie B» e che anche nel settore dei negozi di rivendita di mobili è venuto il momento di seguire l’esempio di albergatori, panificatori, orafi e compagnia lavorante. «Bisogna – spiega – fare in modo di favorire percorsi di formazione dei giovani finalizzati a svolgere attività manuali».
La sperimentazione
Per prima cosa, Calzavara ha deciso di far partire una sperimentazione tra gli associati della provincia di Varese che prevede «la realizzazione di corsi professionali per chi ha contratti come apprendista, al termine dei quali si ottiene una certificazione Federmobili. Tuttavia, dall’anno prossimo c’è a volontà di fare un passo ulteriore verso la direzione di aprire una scuola per chi di mestiere monterà mobili». Una volontà condivisa anche con Federlegno, l’associazione confindustriale dei produttori di mobili. Si pensa a un corso triennale, in collaborazione con gli istituti professionali e centri di formazione professionali, aperto a tutti gli studenti, già a partire da chi ha finito le medie. Il corso lo si vorrebbe far patire già nel 2024. «Ci vuole tempo per conoscere i materiali, così come gli strumenti da utilizzare per effettuare posa e montaggi. In più dobbiamo insegnare come comportarsi quando si entra nelle case dei clienti. Per fare il montatore non c’è bisogno solo di tecnica manuale ma anche di buona educazione. Di sicuro bisogna muoversi per invertire la tendenza». Fra l’altro, il lavoro per chi vende mobili non manca.
Covid e superbonus «Dopo il Covid, nel 2021 e 2022, abbiamo avuto un boom di richieste con aumenti di fatturato nell’ordine del 25 e 30% in più rispetto al pre-pandemia», chiosa Calzavara. Che aggiunge: «Quest’anno non è andata male ma non benissimo. Prevediamo una perdita di fatturato del 6%. Un calo generato dalla crisi consumi, dall’aumento dell’energia elettrica e dall’inflazione. In più siamo legati mani e piedi all’edilizia e, complice il caos del Superbonus, molti cantieri sono fermi».
1 Comment
Come tutti i mestieri manuali tendono a scomparire, una bella iniziativa, mi propongo come prof.