Emergenza Coronovirus: la posizione di Federmobili sulla consegna e il montaggio di mobili a casa dei clienti
Stiamo ricevendo moltissime richieste riguardo l’ultimo Decreto varato dal Governo in particolar modo riguardo la consegna e il montaggio di mobili a casa dei clienti.
A tal proposito nulla viene dettagliato nello specifico quindi possiamo rispondere secondo l’interpretazione e la posizione che la Federazione, su indicazione del suo Presidente, ha deciso di assumere per il caso di specie.
I decreti finora emanati sono tutti volti al contenimento del contagio e ci chiedono di limitare il più possibile gli spostamenti: cerchiamo di attenerci il più possibile a questa regola.
“I negozi di arredamento rientrano nelle categorie merceologiche per le quali l’attività commerciale è sospesa, con senso di responsabilità atteniamoci il più possibile a questa regola senza cercare scappatoie o acrobazie per rientrare in attività non interessate dal provvedimento.” Queste le parole del Presidente Mamoli.
Consegne e fruizione degli spazi espositivi per lo svolgimento del lavoro non legato alla vendita. Le nostre considerazioni:
Le consegne di merce sono consentite: gli addetti possono fare le consegne dotandosi di strumenti idonei ad evitare il contagio (come minimo, mascherina e guanti in lattice).
Per consegne si intendono, per quanto previsto dai decreti emanati, tutte quelle domiciliari che non implicano l’ingresso nell’abitazione: la spesa alimentare può essere lasciata fuori dalla porta, così come i pasti a domicilio non necessitano di contatti con il cliente, altrettanto vale per la consegna di pacchi o piccoli mobili o complementi di arredo, ecc. In questo tipo di consegne possono rientrare le consegne presso i magazzini, ferme restando, lo ripetiamo, le disposizioni sull’utilizzo di strumenti idonei a evitare il propagarsi del contagio.
L’ultimo decreto, in vigore da oggi, oltre a ribadire quanto già prescritto nei precedenti decreti dell’8 e del 9 Marzo, al punto 7 dell’art. 1 recita:
“In ordine alle attività produttive e alle attività professionali si raccomanda che
a) Sia attuato il massimo utilizzo da parte delle imprese di modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza”
La nostra interpretazione: non si esclude e non si vieta la possibilità di svolgere il lavoro amministrativo, o di organizzazione interna, nei locali chiusi alla vendita ma è preferibile, come richiesto nei vari decreti limitare il più possibile gli spostamenti e gli assembramenti tra persone.
b) …omissis
c) “siano sospese le attività dei reparti aziendali non indispensabili alla produzione”
La nostra interpretazione: sospendere le attività che possono essere sostituite dal lavoro da casa o non comportano una interruzione del processo produttivo. I negozi di arredamento non hanno reparti indispensabili alla produzione.
d) “assumano protocolli di anti contagio e laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro come principale misura di contenimento, con adozione di strumenti di protezione individuale”
La nostra interpretazione: il montaggio deve essere effettuato solo nel caso sia assolutamente indifferibile, cioè di prima necessità del cliente (ad esempio, montaggio di una cucina, di un bagno o di altri elementi di arredo, in una nuova abitazione altrimenti non abitabile; sostituzione per guasti o rotture; interventi di ripristino del bene per renderlo funzionante; ecc.). Dovranno essere inoltre rispettate queste condizioni: il personale dovrà operare con dispositivi di protezione individuale ed effettuare la sanificazione al termine dei lavori; il cliente che assiste al montaggio dovrà essere tenuto alla distanza di sicurezza di almeno un metro.
Fuori dai casi di indifferibilità come sopra definiti, si concorderà con il cliente una data di montaggio successiva alla cessazione di validità del decreto (25 marzo).
“Il decreto non parla esplicitamente di divieti di recarsi presso i propri locali adibiti ad esposizione per svolgere le attività diverse dalla vendita. Per molti imprenditori del settore il negozio è la seconda casa, a volte anche la prima.” Ha dichiarato il presidente Mamoli “Federmobili non può imporre regole comportamentali e divieti, ma si appella al senso di responsabilità di chi opera nella distribuzione indipendente tradizionale di arredamento. Il danno economico di questa emergenza sarà durissimo ed il governo e la politica devono varare al più presto misure di sostegno economico, senza ulteriori attese e tentennamenti, per fare in modo che le imprese che oggi sospendano la loro attività siano in grado di riprenderla una volta finita l’emergenza. Chiedo ai nostri associati e a tutti gli operatori che rappresentiamo di limitare il più possibile azioni e operazioni che possano aumentare il contagio. Abbiamo bisogno che la diffusione del Covid19 cessi il prima possibile perché il nostro lavoro possa riprendere vendite, consegne e montaggi senza incertezze o divieti. Se le restrizioni non vengono dall’alto dimostriamo tutti di avere compreso la gravità della situazione e vietiamoci comportamenti che possano compromettere la salute di tutti.
Dove la politica è lenta servono dei patti di solidarietà tra libere imprese, per questo stiamo cercando con FederlegnoArredo una soluzione comune per far fronte al problema delle consegne presso i punti vendita, dei pagamenti e dei mancati incassi che le imprese della distribuzione inevitabilmente subiranno.
Un’ultima cosa – conclude il presidente Mamoli – ci risulta che alcuni operatori della grande distribuzione organizzata pur fermando le strutture di vendita non hanno bloccato consegne e montaggi, organizzando anche più consegne giornaliere con lo stesso personale e lo stesso mezzo. Più volte abbiamo cercato di far capire ai consumatori che il nostro modo di operare, di offerta di servizi e di presentazione di prodotti è diverso dal loro.
Bene ora abbiamo anche un’occasione per dimostrarlo: NOI FERMIAMOCI!”
Per supportare i rivenditori nel realizzare eventuali consegne con montaggi indifferibili, segnaliamo che la società Tramo Contract – con la quale Federmobili è convenzionata – mette a disposizione servizi tecnici, trasporti, facchinaggi e montaggi.
Per maggiori informazioni inviare una mail a: f.longo@tramocontract.com
32 Comments
Ringrazio per il chiarimento,poichè per noi è molto difficile interpretare le regole stabilite, ed è altrettanto complicato far capire ai nostri clienti le difficoltà ed il rischio,.
Speriamo che il tutto si risolva il prima possibile,colgo l’occasione per porgere
Distinti Saluti
In realtà sono consentite unicamente le attività contenute nell’elenco a corredo del decreto e che indica i codici ateco. Tutto il resto, anche le attività correlate tipo quelle amministrative non sono consentite se non in modalita’ smartworking.
Non esistono attività indifferibili se non quelle elencate in decreto, ritenute essenziali, tutto il resto è passibile di denuncia e sanzione.
Buongiorno, ragazzi diamoci una mossa… il 4 maggio devo lasciare la mia abitazione, non posso fare il trasloco, non arriva il mobilio nuovo, per iniziare dovrò pagare due pigioni. per quanto tempo? Grazie per lo sfogo.
buongiorno,
lunedì 23 marzo avremmo la necessità di consegnare un arredamento ad un cliente che deve trasferirsi in un nuovo appartamento non abitato. Secondo voi è possibile? Potrebbe essere considerato un caso assolutamente indifferibile?
Per noi è molto difficile decidere, ma per il cliente è indispensabile.
Grazie, per le risposte, cordiali saluti.
Buongiorno. Dovrei effettuare un trasloco in queste giornate da un comune a un altro comune in due province diverse (Mantova Brescia) È possibile? Grazie
Buongiorno martedì 24 avrei la necessità di consegnare una cucina componibile ad un cliente con le nuove normative posso consegnare
BUONASERA LA NS AZIENDA VENDE MOBILI ALL’INGROSSO E VENDITA A DETTAGLIO ONLINE DI MOBILI , POSSIAMO CONSEGNARE E MONTARE I MOBILI RISPETTANDO I DOVERI DELLE DISTANZE, DELLE MASCHERINE, E DEI GUANTI IN LATTICE ,DEI DIPENDENTI SECONDO L’ULTIMO DECRETO DEDL MINISTRO CONTE DEL 22/3/2020 . GRAZIE
Antonella ciao. Ma possiamo muoverci anche da comune a comune senza alcun problema?
Nonostante l’orientamento di federmobili circa la consegna dei mobili, purtroppo non tutti i rivenditori sono disposti a venire incontro alle esigenze dei Clienti. Io sono incinta, al nono mese di gravidanza, e attendevo la consegna di cucina e camera da letto per il 13 marzo ( beni di primissima necessità). Dopo la pubblicazione del decreto, nonostante il mio evidente stato di necessità e la circostanza per la quale si trattasse di un caso assolutamente indifendibile ( la mia peraltro è una gravidanza a rischio), il mobilificio in questione, nonostante le mie insistenti suppliche, se ne è lavato le mani, lasciandomi “sotto un ponte” (ho infatti lasciato la casa in affitto per trasferirmi nella nuova casa di proprietà ed ora faccio la vagabonda, nel mio stato di gravidanza). E quindi, ben venga il senso di responsabilità degli operatori del settore, ma si dia la giusta importanza anche a quelle consegne che non potrebbero essere rimandate (fino a quando poi?) in presenza di casi eccezionali!
Ciao, poiché io sono ospite da una mia amica poiché non so come arredare la mia nuova casa vista la situazione, potrei sapere per quale negozio lavori? Grazie
Buongiorno.Io posso realizzazie il progetto di interni tramite strumenti virtuali telefontate,incontri via skype,chat e meeting, svillupando il tutto con render e navigazione virtuale compreso di scelta di materiali e fornitori.Per essere pronti al momento che sara possibile farlo scegliere e ordinare il suo arredamento.Mi contatti se vuole chiarimenti.e vedra che andra tutto bene.
Buonasera. Lavoro da molto anni in un negozio di arredamento. Purtroppo mai stato in confusione come adesso. Una delucidazione. Dopo l’ultimo dpcm, noi operatori possiamo continuare a lavorare come consegne e montaggio o no?
Anche io ho questo problema, infermiere appena arrivato in altra regione per emergenza sanitaria, ho visto e preso in affitto appartamento ammobiliato che è appena stato ristrutturato e quindi vuoto. Avrà il proprietario la possibilità di acquistare i mobili (anche online) e montarli o farlo montare? Grazie
Salve, anche io vorrei capire.
Siamo in casa senza cucina poiché sospese le consegne. Il decreto del 22 sospende ancora le attività di consegna e montaggio? Oppure possono essere effettuate?
Buongiorno ho anchio il problema della consegma e montaggio mobili in una casa nuova con relativo trasloco da un comune all’ altro mi sapete dire se è possibile o quando si sbloccherà la situazione
Grazie
neanche una RISPOSTA ne sanno meno di voi
Il decreto del 22 Marzo non modifica quanto già disposto da DPCM dell’11 Marzo e non contiene indicazioni specifiche per il montaggio dei mobili. Le nostre considerazioni restano quelle già espresse che, per comodità, riportiamo:
Anche il Decreto in vigore dal 23 Marzo – non contiene indicazioni specifiche riguardo la consegna ed il montaggio di mobili presso le abitazioni dei clienti.
Per fare un po’ di chiarezza è bene precisare che le disposizioni previste a partire da oggi si applicano cumulativamente a quelle del D.P.C.M. 11 marzo 2020 nonché a quelle previste dall’Ordinanza del Ministero della Salute del 20 marzo (sulle quali si è riferito rispettivamente con nota dell’11 marzo e del 20 marzo), i cui termini, già fissati al 25 marzo, vengono entrambi prorogati al 3 aprile 2020.
In mancanza di dettagli specifici ribadiamo, con nuove precisazioni, l’interpretazione e la posizione che la Federazione, su indicazione del suo Presidente, ha deciso di assumere per il caso di specie.
I decreti finora emanati sono tutti volti al contenimento del contagio e ci chiedono, sempre di più e con forza, di limitare gli spostamenti: cerchiamo di attenerci il più possibile a questa regola.
“Le nuove restrizioni imposte non influiscono – se non con una richiesta ancora più pressante di limitare spostamenti non necessari ed urgenti – su quanto già disposto dal decreto varato l’11 Marzo, con riferimento alle attività di commercio al dettaglio, quindi i negozi di arredamento rientrano nelle categorie merceologiche per le quali l’attività di vendita è sospesa. Come già detto mi appello al senso di responsabilità degli operatori del settore anche nel rimandare consegne e montaggi. Prima si fermerà il contagio, prima potremo tutti riprendere le nostre attività senza restrizioni.” Ha dichiarato il Presidente Mamoli
Consegne e fruizione degli spazi espositivi per lo svolgimento del lavoro non legato alla vendita. Le nostre considerazioni:
Le consegne di merce sono consentite: gli addetti possono fare le consegne dotandosi di strumenti idonei ad evitare il contagio (come minimo, mascherina e guanti in lattice).
Per consegne si intendono, per quanto previsto dai decreti emanati, tutte quelle domiciliari che non implicano l’ingresso nell’abitazione: la spesa alimentare può essere lasciata fuori dalla porta, così come i pasti a domicilio non necessitano di contatti con il cliente, altrettanto vale per la consegna di pacchi o piccoli mobili o complementi di arredo, ecc. In questo tipo di consegne possono rientrare le consegne presso i magazzini, ferme restando, lo ripetiamo, le disposizioni sull’utilizzo di strumenti idonei a evitare il propagarsi del contagio.
Come già evidenziato, rimangono, comunque, ferme, per tutte le attività non sospese, le previsioni di cui all’articolo 1, punto 7 – lettere da a) ad e) – del DPCM 11 marzo 2020,
Ripetiamo le interpretazioni e le considerazioni della nostra Federazione. Il decreto, in vigore dal giorno 11 Marzo, oltre a ribadire quanto già prescritto nei precedenti decreti dell’8 e del 9 Marzo, al punto 7 dell’art. 1 recita:
“In ordine alle attività produttive e alle attività professionali si raccomanda che:
a) Sia attuato il massimo utilizzo da parte delle imprese di modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza”
La nostra interpretazione: non si esclude e non si vieta la possibilità di svolgere il lavoro amministrativo, o di organizzazione interna, nei locali chiusi alla vendita ma è preferibile, come richiesto nei vari decreti limitare il più possibile gli spostamenti e gli assembramenti tra persone.
b) …omissis
c) “siano sospese le attività dei reparti aziendali non indispensabili alla produzione”
La nostra interpretazione: sospendere le attività che possono essere sostituite dal lavoro da casa o non comportano una interruzione del processo produttivo. I negozi di arredamento non hanno reparti indispensabili alla produzione.
d) “assumano protocolli di anti contagio e laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro come principale misura di contenimento, con adozione di strumenti di protezione individuale”
La nostra interpretazione: il montaggio potrebbe essere effettuato solo nel caso sia assolutamente indifferibile, cioè di prima necessità del cliente (ad esempio, montaggio di una cucina, di un bagno o di altri elementi di arredo, in una nuova abitazione altrimenti non abitabile; sostituzione per guasti o rotture; interventi di ripristino del bene per renderlo funzionante; ecc.). Dovranno essere inoltre rispettate queste condizioni: il personale dovrà operare con dispositivi di protezione individuale ed effettuare la sanificazione al termine dei lavori; il cliente che assiste al montaggio dovrà essere tenuto alla distanza di sicurezza di almeno un metro.
Fuori dai casi di indifferibilità come sopra definiti, si concorderà con il cliente una data di montaggio successiva alla cessazione di validità del decreto (3 Aprile).
ATTENZIONE
Molte Regioni, tra le quali Lombardia, Veneto, Piemonte, Campania, Calabria, ed altre che si aggiungono e si aggiungeranno, hanno emanato provvedimenti aggiuntivi a quelli del DPCM.
Invitiamo i nostri associati e tutti gli operatori interessati a contattare le autorità locali (Prefettura, Polizia Municipale, ecc.), prima di intraprendere qualsiasi attività (consegna, montaggio, presenza sul posto di lavoro, ecc.).
Precisiamo, infine che Federmobili essendo un’associazione di categoria ha la facoltà di informare, nella maniera più completa possibile con le notizie a disposizione, e consigliare comportamenti virtuosi e rispettosi delle disposizioni vigenti ma non ha poteri né autorità per permettere o vietare attività di alcun genere.
Mi dovevano consegnare una cucina ma si sono bloccati è possibile consegnarla? Io nn abito ancora in questo appartamento.
Ho la cucina bloccata dal mio mobiliere dal 16/3 perché mi dice che non può montarla con l’ultimo dpcm. La casa è nuova quindi non abitabile senza quella. Ho un bimbo di 1 anno e nn posso andare sempre in appoggio ai miei genitori. Può essere considerato come caso assolutamente indifferibile e quindi il mio mobiliere “autorizzato” a montarla?
Gentile Federmobili. La consegna dei miei mobili è stata bloccata proprio all’ultimo giorno utile. Prima la sicurezza, ci mancherebbe. Ma ci sono famiglie (come la mia) che stanno pagando affitto (della casa vecchia) e mutuo (di quella nuova). Una situazione INCANDESCENTE, considerando che abbiamo una figlia piccola e che lavoriamo entrambi meno rispetto a prima (con guadagni minori). Spero che possiate trovare una soluzione in sicurezza per venire incontro a questa situazione di emergenza che stanno vivendo molte famiglie come la mia. Grazie
Buongiorno, sto aspettando che mi vengano consegnati una cucina e altri mobili per mio figlio in una nuova abitazione, quindi di prima necessità, a questo aggiungo che mio figlio ha un bambino disabile di un anno, ha lasciato l’appartamento in affitto in previsione dell’arrivo dei mobili. A questo punto come posso obbligare il negoziante, sempre con le dovute precauzioni sanitarie, alla consegna dei mobili?????
Gradirei una Vostra risposta al più presto.
Cordiali saluti
Maurizio
Buongiorno
Ho anche io il problema che dovevo lasciare la casa dove sono in affitto per una acquistata in un comune limitrofe.
Avevo quasi ultimato il trasloco mi mancano solo camera tavolo e sedie lavatrice e divano.
É possibile adottando tutti i dispositivi di sicurezza effettuarlo?
Essendo a casa da 2 mesi c’é anche kl problema economico di sostenere affitto mutuo e spese di entrambe le case.
Cordiali saluti
Grazie
Buongiorno,
ci rincresce per la situazione che state affrontando in molti.
I Decreti che si sono succeduti dagli inizi di Marzo hanno posto delle limitazioni e delle sospensioni di alcune attività, tra le quali l’operatività dei negozi di arredamento.
Ora, come noto, con il DPCM 10 aprile 2020 tutte le “attività produttive industriali e commerciali”, non comprese nell’allegato 3, sono state sospese fino al 4 maggio.
Con riferimento alle attività produttive sospese, di cui alla normativa emergenziale COVID-19, il DPCM 10 aprile 2020, aggiunge alcune novità al regime di deroghe già esistenti.
In particolare, previa comunicazione al Prefetto di competenza, ai sensi della sopra citata disposizione, a far data dal 14 aprile 2020:
• è ammesso l’accesso ai locali aziendali di personale dipendente o terzi delegati per l’attività di vigilanza, attività conservative e di manutenzione, gestione dei pagamenti nonché attività di pulizia e sanificazione;
• è consentita la spedizione verso terzi di merci giacenti in magazzino nonché la ricezione in magazzino di beni e forniture;
Le attività di cui sopra dovranno obbligatoriamente svolgersi nello stretto rispetto delle misure di sicurezza sanitaria di cui allo stesso DPCM 10 aprile 2020 (che consolida ed abroga i precedenti DPCM 8 Marzo 2020, 9 Marzo 2020 e 11 Marzo 2020), nonché di tutta la normativa applicabile in materia, e del “protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus covid-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto il 14 marzo 2020 fra il Governo e le parti sociali”.
La comunicazione, che deve essere fatta dal negozio, dovrà essere inviata al Prefetto a mezzo PEC (il modulo è scaricabile sul nostro sito http://www.federmobili.com)
Consigliamo di fornire ai dipendenti del negozio (che devono comunque compilare il modello di autodichiarazione del Ministero dell’Interno evidenziando la “comprovata esigenza lavorativa”) e agli autotrasportatori una copia della comunicazione trasmessa al Prefetto ai sensi di legge, in modo tale da poterla esibire in occasione degli eventuali controlli dell’Autorità durante il percorso di lavoro.
Per quanto riguarda i montaggi e l’accesso alle case dei clienti non è stato specificato nulla invitiamo, quindi, tutti gli operatori interessati a contattare le autorità locali (Questura, Prefettura, Polizia Municipale, ecc.), prima di intraprendere qualsiasi attività.
Le consegne, comunque, devono essere concordate tra la parte venditrice e la parte acquirente. Quest’ultima potrebbe non voler ricevere persone estranee nell’abitazione, così come il negoziante può avere deciso, attenendosi alle misure restrittive contenute nel decreto, di sospendere le consegne per salvaguardare la salute del proprio personale e della clientela.
Precisiamo, infine, che Federmobili essendo un’associazione di categoria ha la facoltà di informare, nella maniera più completa possibile con le notizie a disposizione, e consigliare comportamenti virtuosi e rispettosi delle disposizioni vigenti ma non ha poteri né autorità per permettere o vietare attività di alcun genere.
BUONGIORNO, NOI OLTRE AL NEGOZIO DI ARREDAMENTO CHIUSO, ABBIAMO ANCHE LA FALEGNAMERIA DOVE C’ è LA NS. PRODUZIONE. ORA MI DIVENTA URGENTE PROCEDERE CON I LAVORI PER MERCE CHE VA CONSEGATA ALL’ ESTERO,(ARREDAMENTO PER UN NEGOZIO) CI SONO DELLE SCADENZE DA RISPETTARE. E’ POSSIBILE RIAPRIRE LA FALEGNAMERIA SEMPRE CON LE DOVUTE REGOLE?
BUONGIORNO ,
NOI ABBIAMO UN MOBIIFICIO IL CODICE ATECO NON RIENTRA NEL SERVIZI DI SMONTAGGIO E RIMONTAGGIO MOBILI ,O MEGLIO NESSUNA CITAZIONE E RIVOLTA AL TRASPORTO MOBILI ….E SPOSTAMENTO DA UN LUOGO AD UN ALTRO …..
IL CLIENTE CHE 6 MESI FA AVEVA DECISO DI ANDARE VIA DI CASA E OGGI E IN RITARDO DI UNA MENSILITA”’ A NECESSITA’ DI USCIRE DA QUESTA CASA ….POSSIAMO INTERVENIRE PORTANTO IL NOSTRO AIUTO …. GRAZIE
O INCORRIAMO IN SANZIONI AMMINISTRATIVE .
Buongiorno,dovrei consegnare una cucina il cliente deve traslocare non abita ancora in questo appuntamento? il cliente insiste x la consegna come possiamo gestire la cosa
Buongiorno, in merito al Dpcm di ieri 26 aprile, cosa è cambiato per quanto riguarda il trasporto e montaggio dei mobili in casa dei clienti?
È possibile effettuare tutte le consegne o sempre solo quelle di stretta necessità, come ad esempio per entrare in una casa nuova senza mobili??
Salve io mi occupo ti trasporti e consegne e montaggio mobili presso dai clienti in c /terzi dal 4 maggio si possano fa le consegne ?
Buongiorno. Vorrei sapere se dal 4 maggio sarà possibile consegnare e montare cucine. Ci siamo trasferiti a fine febbraio in una nuova abitazione, il 16 marzo dovevano consegnarci la cucina e poi è saltato tutto. Da due mesi viviamo “in campeggio”, in condizioni al limite dell’igiene (fornelletto da campeggio, per l’acqua il lavandino del bagno, la “dispensa” negli scatoloni….).
Il mobilificio non è ancora in grado di dirci quando potrà consegnarci la cucina.
Eppure il decreto appena uscito contempla tra i codici Ateco i mobilifici e l’installazione … non sappiamo più a chi appellarci.
Grazie
buonasera
noi siamo senza cucina dal 19.03.2020 mondo convenienza di scarlino provincia di Grosseto ci ha lasciato senza cucina e cameretta prima che fosse emanato il decreto di stop delle attivita’ , in quanto la consegna era prevista per il 19 e ce l’hanno cancellata con un semplice messaggio ad oggi non rispondono ne alle mail ne al telefono noi siamo una famiglia di 4 persone con due bambine in queste condizioni e i mobili sono stati gia’ pagati dai primi di marzo che dobbiamo fare !!!!? grazie
A febbraio acquistati cucina e soggiorno per casa appena ristrutturata a Brescia. Consegna ipotetica la prima settimana di marzo, poi saltata per decisione del costruttore (prima che ci fosse il blocco totale). Da due mesi sono in attesa di sapere quando porteranno i mobili. Ditta irraggiungibili a telefono ed email. Ah, a proposito, il giorno prima della NON consegna mi chiesero il saldo di tutto, ovviamente effettuato… che serietà…
Buonasera,
stiamo aspettando il divano e dovrebbero consegnarlo entro pochi giorni, mi chiedevo se ci sono dei protocolli di sicurezza che il personale deve adottare dal momento che entra in abitazione privata, al di là delle dotazione di DPI quali mascherine e guanti e distanziamento interpersonale. Come faccio a stare tranquillo sapendo che il mobilio di nuova consegna è stato potenzialmente a contatto con persone infettate? Le filiere di produzione e consegna sono sicure? Grazie per il vostro contributo